lunedì 25 giugno 2012

Perla e Gemma, due amiche a quattro zampe


Dal racconto di Sara
Perla è una dolce segugina dal manto marrone scuro, il suo nome è un omaggio ai suoi occhi grandi e intensi proprio come due perle. È con me da quando avevo 20 anni, l'ho presa al canile municipale poche settimane prima di essere ricoverata all'ospedale per anoressia. Quando mia mamma mi veniva a trovare in clinica, me la portava sempre, stavamo nel giardino a giocare e a ridere e quando la prendevo in braccio lei si accoccolava come una bambina. Anche i dottori venivano a salutarla e a farle i complimenti, dicono tutti che ha un’espressione umana, a volte penso che non sappia neanche lei di essere un cane.

Sì, Gemma, ho visto anche te. La prendo in braccio e lei non perde occasione di leccarmi la faccia. Gemma è una dolce chiwawa dal pelo lungo di dieci anni, mi è stata regalata durante una vacanza in Calabria da un’anziana signora che non riusciva più a prendersi cura di lei. È il mio cagnolino tascabile. Loro sono la mia gioia, riescono a tirarmi su anche nei giorni più bui.

lunedì 18 giugno 2012

Ci avviciniamo al traguardo

Nonostante tutto, Sara continua con costanza a raccontare la sua storia. Tanto è vero che possiamo dire di essere arrivati in fondo. Questo non significa che il libro sia finito. Anzi. Ora dobbiamo dedicarci al lungo lavoro di revisione. Inoltre stiamo aspettando un intervento del professor Giuseppe Genovesi, dell'ospedale Umberto I di Roma, il medico che ha in cura Sara, che si è reso disponibile per spiegare in modo scientifico la M.C.S. Ci sarà inoltre un intervento di Giulia Lo Pinto, la fondatrice dell'associazione che si occupa dei malati di M.C. S. (il suo sito è indicato qui accanto). Insomma, c'è ancora un po' di strada da fare... ma siamo soddisfatte e sempre cariche!!

lunedì 11 giugno 2012

Il rumore del silenzio


Giorni di silenzio
Sto imparando a identificare il silenzio di Sara con il dolore e la sofferenza. Quando è un po’ che non la sento, capisco che la malattia  sta rivendicando il suo potere. In queste settimane è successo più di una volta, ma Sara affronta la situazione con tenacia e la consueta capacità di vedere il bicchiere mezzo pieno.  “Sai – mi ha detto una volta -  ho pensato che questa crisi mi sia venuta per farmi scrivere in modo più coinvolgente cosa significa. Se racconto adesso quello che mi capita, stai certa che sarà molto realistico.”
Se le dico che sono dispiaciuta, mi rassicura subito. “No, no, adesso sto meglio” oppure “Be’, l’anno scorso, ti assicuro, è stato peggio”.

mercoledì 6 giugno 2012

Festeggiamo il giro di boa

Il nostro blog ha superato le MILLE visualizzazioni.




UN BRINDISI E GRAZIE A TUTTI COLORO CHE CI SEGUONO.

lunedì 4 giugno 2012

Un po' di ironia


Dal racconto di Sara:
Perfino quando sono andata in ospedale a fare i test cutanei, l'infermiera non riusciva a credere ai suoi occhi. Sul braccio, dove aveva messo le sostanze da testare, la pelle risultava integra, mentre il viso era tutto rosso e pieno di puntini.  Era così scioccata che si è arrampicata sugli specchi per cercare di dare una spiegazione, mi ha detto perfino che era colpa mia, che avevo fatto sicuramente qualcosa che non dovevo. Sì, è vero, mi sono messa in mano a gente incompetente! J