martedì 27 novembre 2012

Bando ai sentimentalismi


In questi giorni ho fatto una cosa che non avrei mai voluto fare e che ho rimandato da troppo tempo: mi sono liberata dei vestiti che non potrò più indossare dato che non sono completamente in fibre naturali.
Penso che ciascuno di noi tenga nell'armadio abiti che non userà più. Sono cimeli o feticci in grado di far rivivere periodi che amiamo della nostra vita.  Gli indumenti dicono molto di noi, della nostra personalità e del nostro carattere.
La malinconia e i ricordi si sono così impadroniti di me. Quel vestito l'ho messo a Capodanno, quei pantaloni li ho indossati al mio primo colloquio di lavoro (sì, ok, forse questo indumento andava buttato ancora prima di ammalarmi) e poi c'è quella maglietta che piaceva tanto a papà…
Con la mascherina sul viso e le mani protette dai guanti di cotone, ho riposto i miei ricordi in un sacchetto.
Sono però convinta che sia necessario liberarsi del vecchio per dare spazio al nuovo, quindi metto al bando i sentimentalismi e con fiducia mi affido al presente e alla vita che un giorno sono certa mi sorriderà di nuovo.

                                                                                        Sara

martedì 20 novembre 2012

Kinesiologia al cioccolato



La kinesiologia è una medicina alternativa che si avvale di alcuni principi di terapia cranio-sacrale, chiropratica, terapia dei meridiani, scienza della nutrizione e di vari trattamenti riflessiologici. Si basa sulla risposta dei muscoli al test kinesiologico e ha come obiettivo quello di favorire un equilibrio a tutti i livelli (biochimico-nutrizionale, fisico-strutturale, mentale-emotivo, spirituale).
Non potendo assumere alcuna medicina tradizionale, è grazie alla terapia kinesiologica della sua amica nonché naturopata Katia che Sara riesce a ottenere qualche risultato positivo.
Piccoli passi che però danno un po’ di respiro.
“Sto mangiando la carne e la pasta  – mi ha spiegato Sara – e sabato, quando ho preparato il dolce al cioccolato per i 18 anni di mia nipote Chiara, non mi si sono arrossate le mani al contatto e non si sono arrossate neanche quando ho fatto una carezza sui capelli alla festeggiata”.
Naturalmente Sara non ha mangiato il dolce "supercioccolatoso", ma, come si può pensare vedendo la foto, gli altri invitati gli hanno fatto festa.
In compenso in questo periodo dorme tutto il giorno e poi sta sveglia la notte, quindi non scrive perché rimane un po' sfasata. Sto aspettando quindi che si "risincronizzi" nel modo giusto per finire il libro.
Patrizia

martedì 13 novembre 2012

Anche la fesa di tacchino può dare felicità



Tutto è relativo. Non c’è dubbio e nella vita di Sara anche una semplice fesa di tacchino (quante volte l’abbiamo avuta sulle nostre tavole e magari snobbata?) può rappresentare una conquista e portare felicità.
E’ infatti un alimento di cui, proprio in questi giorni, si è arricchita la sua dieta.
Ricapitolando, il menu ora è composto da:
Pasta
Zucchine
Insalata
Latte
Biscotti (fatti da lei)
Fesa di tacchino.
Naturalmente tutto deve provenire da coltivazione e allevamento biologico.
Insomma, quasi un pasto completo da non consumare però tutto insieme, ma a piccole dosi, pochi bocconi per volta durante le 24 ore per non irritare stomaco e gola.

Patrizia

martedì 6 novembre 2012

Ecco perché non mi faccio gli affari miei…


Quando la scorsa primavera ho iniziato questo progetto con lo scopo di scrivere il libro con Sara non avevo la minima idea che sarei arrivata fin qui.
Qui dove? Qualcuno chiederà.
Qui: a scoprire che questo blog ha superato abbondantemente i 3000 accessi (ricordo ancora quando ho brindato ai primi mille, pensando che fosse già un pregevole  traguardo). A questo numero considerevole di accessi dobbiamo aggiungere poi coloro che si tengono informati leggendo settimanalmente la nostra newsletter.
Qui: a incontrare per strada persone che mi chiedono di Sara e del nostro libro, a ricevere mail che plaudono al nostro lavoro.
Qui: ad avere instaurato con Sara un rapporto bellissimo, grazie al quale possiamo lavorare con serietà, ma anche scherzare e prenderci in giro, fare a gara a chi ha più idee nuove e non immusonirci se qualche volta non ci troviamo d’accordo.
Qui: a dire che effettivamente la forza di volontà e l’ottimismo danno una grande carica e la capacità di risollevarsi nei periodi bui. A proposito, Sara ha aperto una pagina su Facebook intitolata, neanche a farlo apposta,  In punta di penna Usb, dove scrive solo pensieri positivi per “dare speranza a chi di speranza non ne ha più, a chi si sente solo e sconfitto dalla vita”.
Qui: a conoscere la storia di diverse persone che, come Sara,  hanno avuto dal destino un cammino difficoltoso da compiere, ma non per questo si sono abbattute e lottano per se stesse e per gli altri.
Qui: a pensare che l’aiuto di ciascuno è una piccola goccia, ma guai se non ci fosse.

E il libro da cui eravamo partite? Siamo arrivate in fondo e abbiamo… ricominciato daccapo, nel senso che abbiamo deciso di approfondire alcuni temi, ma siamo quasi al traguardo e non vedo l’ora d’iniziare a contattare qualche casa editrice per sapere se c’è interesse a pubblicarci.

Tutto questo non mi sembra poco e l’ho avuto perché un giorno ho deciso… di non farmi solo gli affari miei.

Patrizia